Via Crucis Taranto
Via Crucis

Entra nel vivo la Quaresima nella città di Taranto. Nella chiesa del Carmine e nel tempio maggiore di San Domenico i confratelli delle due omonime confraternite sono pronte per la seconda Via Crucis.

La Via Crucis (dal latino, Via della Croce – anche detta Via Dolorosa) è un rito della Chiesa cattolica con cui si ricostruisce e commemora il percorso doloroso di Gesù Cristo che si avvia alla crocifissione sul Golgota.

Noi ti adoriamo, Gesù Cristo, e Ti benediciamo, perché con la tua santa Croce hai redento il mondo”.

Importante momento del tempo di conversione per l’Arciconfraternita del Carmine di Taranto e per la Confraternita della SS.ma Addolorata e San Domenico.

Seconda Domenica di Quaresima al Carmine

Domenica 5 marzo seconda domenica di Quaresima al Carmine: alle 18.30 i confratelli devoti alla Beata Vergine del Monte Carmelo sono impegnati nella solenne Via Crucis presieduta da Mons. Marco Gerardo, padre spirituale dell’Arciconfraternita del Carmine. Al termine Adorazione alla Croce dei Confratelli, in forma privata riservata agli iscritti.

Seconda Domenica di Quaresima a San Domenico

Sempre alle 18.30, in Città Vecchia, i confratelli della SS.ma Addolorata e San Domenico saranno impegnati nella seconda via Crucis con il padre spirituale Mons. Emanuele Ferro.

Le stazioni della Via Crucis

Le stazioni della Via Crucis che è arrivata a noi come tradizionale sono le seguenti:

  • Gesù è condannato a morte
  • Gesù è caricato della croce
  • Gesù cade per la prima volta
  • Gesù incontra sua madre
  • Gesù è aiutato a portare la croce da Simone di Cirene
  • Santa Veronica asciuga il volto di Gesù
  • Gesù cade per la seconda volta
  • Gesù consola le donne di Gerusalemme
  • Gesù cade per la terza volta
  • Gesù è spogliato delle vesti
  • Gesù è inchiodato sulla croce
  • Gesù muore in croce
  • Gesù è deposto dalla croce
  • Il corpo di Gesù è deposto nel sepolcro

La quindicesima stazione

A volte la Via Crucis viene terminata con una quindicesima stazione, la Risurrezione di Gesù. Chi la aggiunge lo fa nell’idea che la preghiera cristiana nella contemplazione della passione non può fermarsi alla morte, ma deve guardare al di là, allo sbocco di cui i Vangeli ci parlano, alla risurrezione.

La tendenza è però quella di evitare tale stazione, e di limitarsi ad annunciare la risurrezione in una qualche riflessione o preghiera finale, in maniera che la Via Crucis rimanga una meditazione della passione.

In molti paesi sta diventando tradizione celebrare la Via Lucis nel tempo pasquale, come meditazione gioiosa della risurrezione di Cristo.

Articolo precedenteConfraternita della SS.ma Addolorata e San Domenico
Articolo successivoQuaresima a Taranto: la Liturgia Stazionale. I confratelli tornano a piedi nudi