Settimana Santa a Taranto

I Riti della Settimana Santa a Taranto raccontano la storia degli ultimi tre-quattrocento anni della rappresentazione massima della pietà popolare.

Dalla donazione dei Calò delle statue di Cristo Morto e dell’Addolorata ad oggi di tempo e acqua sotto al canale navigabile ne sono passati. Diverse fonti indicano il 4 aprile del 1765 lo svolgimento della prima processione dei Misteri. Altre fonti parlano del 1703.

L’attaccamento, il legame con le origini, ha permesso a Taranto di diventare negli anni la capitale italiana dei Riti della Settimana Santa, una allocuzione che ci sentiamo di fare poiché il suo ruolo nel panorama della pietà popolare è di primaria importanza per partecipazione, storia e seguito.

Indice

Quaresima e Riti a Taranto

Prima dei Riti della Settimana Santa ci sono i Riti legati alla Quaresima: le Quarantore, l’Adorazione della Croce, A Forore, le Domeniche con la Via Crucis, queste sono alcune della manifestazioni di pietà popolare che legano le due confraternite, il Carmine e la SS.ma Addolorata e San Domenico alla città.

Quarantore

A Forore

Poche ore prima la comunità festeggiava il Carnevale… coriandoli, luci, colori… poi… tutto d’un tratto il cielo si tinge di nero… allo scoccare della mezzanotte tra il martedì e il Mercoledì delle Ceneri, i confratelli della SS.ma Addolorata e San Domenico escono in processione lungo il cuore di città vecchia: un corteo penitenziale che segna l’avvio della Quaresima a Taranto.

Mottetto la Desolata di Padre Serafino Marinosci

Al rientro del corteo penitenziale A Forore, prima di accedere in San Domenico, il corteo si posiziona sulle scalinate e la banda, sita su via Duomo, esegue il caratteristico mottetto la Desolata.

Il lunedì di Passione

Prima della Settimana Santa, il lunedì di Passione, San Domenico ospita il tradizionale Concerto di Passione. Durante la marcia Mamma, dal ballatoio si affacciano il troccolante e una croce, insieme i due confratelli percorreranno la navata del tempio e volteranno il proprio sguardo proprio quando dinnanzi a loro apparirà l’immagine della Vergine.

Settimana Santa a Taranto

I Riti della Settimana Santa iniziano la Domenica delle Palme, con la Santa Messa e la benedizione dei ramoscelli di ulivo.

Il pomeriggio e la sera sono dedicati alle cosiddette gare, le assemblee straordinarie dei confratelli in cui vi è l’aggiudicazione per portare i simboli e i simulacri.

Domenica delle Palme

Ci siamo, l’attesa è finita. E’ Domenica delle Palme, ci sono le Gare. Il Priore ha convocato l’assemblea straordinaria

Giovedì Santo e l’uscita delle Poste

Il Giovedì Santo vi è l’uscita delle poste.

Giovedì Santo e il Pellegrinaggio dell’Addolorata

A mezzanotte sul ballatoio di San Domenico si affaccia dal tempio maggiore la Beata Vergine Addolorata: i confratelli senza cappuccio sfilano le sdanghe e attendono le trombe della prima marcia. Nel frattempo il troccolante è già sul pendio e il popolo è pronto ad abbracciarlo. Dopo circa quindici ore e aver attraversato per ben due volte il ponte Girevole, la processione rientra in città vecchia.

La Mamma è sul Pendio, inizia la processione

E’ già Venerdi Santo. Sono le 00.45. Dopo “A Gravame” sul ballatoio di San Domenico la Mamma scende le scale e si trova ora sul Pendìo. Inizia il pellegrinaggio.

Venerdì Santo e Processione dei Misteri a Taranto

Proprio mentre il pellegrinaggio volge al termine, nei saloni di rappresentanza e in quelli dell’oratorio del Carmine i confratelli si stanno vestendo: da li a poco saranno pronti per la Processione degli Agusti Misteri. Dopo circa quattordici ore il troccolante bussa al portone del Carmine per ben tre volte e… tutto sarà compiuto.

 

Un racconto lungo un anno

I Riti della Settimana Santa a Taranto nel cuore dei confratelli e delle loro famiglie durano però un anno intero: le marce funebri e i cosiddetti filmini (documentari video delle processioni) accompagnano la quotidianità di un modo di vivere la fede, seguendo tradizioni spirituali che vengono dai secoli.

 

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