
Il pellegrinaggio dell’Addolorata è uno dei momenti più emozionanti e solenni della Settimana Santa a Taranto. Si svolge tra il Giovedì e il Venerdì Santo e rappresenta un atto di profonda devozione e penitenza da parte della comunità tarantina.
Indice
- Il significato del pellegrinaggio
- Come si svolge il pellegrinaggio
- Il ruolo del troccolante
- L’importanza delle marce funebri
Il significato del pellegrinaggio
Il pellegrinaggio dell’Addolorata è un cammino penitenziale che ricorda il dolore di Maria per la Passione e la morte di Cristo. È un evento che coinvolge profondamente i fedeli, creando un’atmosfera di raccoglimento e riflessione.
Come si svolge il pellegrinaggio
A mezzanotte del Giovedì Santo, la statua della Beata Vergine Addolorata viene esposta dal ballatoio della chiesa di San Domenico. Da quel momento inizia il lungo cammino della processione, che attraversa le vie della città per circa quindici ore.
I confratelli, vestiti con la tradizionale mozzetta nera e cappuccio, avanzano lentamente, guidati dalla troccola. In mezzo le Pesàre, la Croce dei Misteri, le tre Croci, quindi il Bastoncino (il Trono) e le Sdanghe.
Il ruolo del troccolante
Figura centrale della processione è il troccolante, che guida il corteo battendo la sua troccola, uno strumento in legno dal suono caratteristico. Il suo incedere lento e cadenzato detta il ritmo dell’intera processione.
L’importanza delle marce funebri
Le marce funebri eseguite dalle bande musicali accompagnano la processione, enfatizzando il clima di raccoglimento e spiritualità. Queste melodie sono diventate parte integrante della tradizione della Settimana Santa tarantina.
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